Quando un fotografo è in tour con i Maneskin: il backstage del backstage!

Maneskin tour live 2018
Maneskin: Damiano e Victoria
30 luglio 2018

Si è concluso da poco il tour 2018 dei Maneskin, rivelazione dell’undicesima edizione di X-Factor e i loro eventi sono stati raccontati dalla critica musicale come concerti fuori dall’ordinario, performance spettacolari e dal piglio teatrale. Perchè i Maneskin sono un mix di ingredienti a cui non siamo più abituati: capacità di fare performing mista alla spregiudicatezza della loro età, rock contaminato e look disarmante.

E a rendere la loro immagine spregiudicata e carismatica come la loro musica, durante l’ultimo tour, sono stati gli hairstylist di Toni&Guy che ho seguito, tappa dopo tappa, nel backstage del concerto per uno shooting fotografico che ritrae i look che i consulenti d’immagine studiavano per i quattro artisti, in base al mood della serata. Un mix fra reportage e foto glamour è stato l’incarico ricevuto per questo reportage fotografico nel backstage, un servizio fotografico durato due mesi che mi ha permesso di ritrarre Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan in pose e contesti differenti, lungo tutte le tappe del tour, in giro per l’Italia. Foto glamour e portait scattate con l’obiettivo di valorizzare look e hairdressing che i consulenti di Toni&Guy studiavano per valorizzare lo stile e il carattere di questi giovani artisti. Alcune foto sono diventate virali, hanno fatto il giro del web e sono state riprese da giornali nazionali, come quella in cui Damiano e Victoria, con lo stile spregiudicato e giovane che li contraddistingue, si sono etichettati come Johnny Deep e Kate Moss. Una foto che ha provocato molto, come solo loro sanno fare, nella quale, con la mia fotografia, ho cercato di sottolineare il loro look potente e la loro consapevolezza - incredibile alla loro età - di quello che sono e di quello che diventeranno. Una foto il cui parallelismo, raccontato nella didascalia, è stato criticato da molti ma che ha decisamente stuzzicato e divertito i più intelligenti, i veri cultori del rock, che sanno bene che i Mick Jagger, i Steven Tyler e gli Axl Rose di un tempo, facevano della provocazione - naturale e mai studiata a tavolino, così come avviene per i Maneskin - una componente della loro arte.